Home [1968 – 2018]

Il Sessantotto è stato uno straordinario momento di fermento, rivoluzione artistica e stravolgimento delle dinamiche sociali che avevano caratterizzato l’Europa, gli Stati Uniti e quasi tutto il mondo dopo la Seconda Guerra Mondiale: a cavallo di quel fatidico 1968 grandi movimenti di massa socialmente eterogenei (operai, studenti e gruppi etnici minoritari), formatisi spesso per aggregazione spontanea, interessarono moltissimi paesi con la loro forte carica di contestazione contro il conservatorismo e i pregiudizi socio-politici.

Il Sessantotto divide ancora oggi, profondamente, l'opinione pubblica, tra chi sostiene sia stato un fenomenale momento di crescita civile e chi, invece, ritiene sia stato il trionfo di una generalizzata e ingenua superficialità e di un conformismo di massa, in cui i figli stessi della borghesia avrebbero voluto abbattere il sistema borghese di cui facevano parte.

Il mondo dei movimenti e delle associazioni culturali, compresi i Circoli del Cinema, furono naturalmente e direttamente coinvolti negli entusiasmi e nel processo sociale che esplose nel ’68 e negli anni successivi: nella promessa di una nuova società, i Circoli mutavano progressivamente da luogo di semplice amore per il cinema impegnato a luoghi di formazione, discussione, democrazia partecipata, protesi alla costruzione di un “nuovo pubblico” contro la “vecchia cultura”.

I tre giorni di seminari e convegni organizzati dal Centro Regionale F.I.C.C. Sardegna a seguito di una serie di appuntamenti lungo l'intero anno e diffusi sul territorio, saranno dedicati a:

• ricostruire il percorso culturale, sociale e politico in cui si mossero i Circoli F.I.C.C. in Italia e quelli I.F.F.S. a livello internazionale a partire dalla rivoluzione culturale del Sessantotto e lungo i successivi cinquant’anni, attraverso i più importanti snodi inerenti il cinema, l’arte, l’associazionismo e la società;

• mettere in luce quali furono i principi intorno ai quali si riuscì, all’indomani degli entusiasmi sessantottini, a costruire un percorso intersezionale fra realtà diverse fra loro, che naturalmente coinvolse anche la più estesa rete di cinecircoli in Italia e nel mondo, e analisi dell’evoluzione di quei precetti culturali, attraverso alcuni nodi fondamentali, come la stesura, nel 1987, della Carta dei Diritti del Pubblico, firmata a Tabor (Cecoslovacchia) durante un Congresso Internazionale dell’I.F.F.S. in cui la delegazione italiana fu protagonista;

• riscoprire una delle figure chiave che resero possibile lo sviluppo di quelle esperienze: Filippo Maria de Sanctis, pedagogo, giornalista, professore incaricato di Educazione degli adulti presso l’Università di Firenze e Presidente della F.I.C.C. dal 1964 al 1972;

• rilanciare gli obiettivi culturali e sociali della Federazione, in una società profondamente trasformata anche dalla Rivoluzione del ’68, ma che oggi rischia di essere sempre meno capace, nonostante le grandi risorse tecnologiche, di confronto autentico e di organizzazione capillare dei processi culturali e formativi.

L'iniziativa ospiterà inoltre le sessioni del Congresso Nazionale della Federazione.